Meditazione per l’agonismo nel running

Una mente lucida.

La meditazione non è solo per persone “spirituali”.

La meditazione è l’arte di essere presenti a ciò che sta accadendo nel “nostro” mondo mentale.

Perché solo la mente può creare ostacoli.

Identificarsi con la mente è come vivere in un film che si ripete.

E in una situazione percepita come difficile e o stressante, sentiamo di non avere alternative se non subire.

Non è detto debba continuare ad essere così.

Ciò che credi di essere, non è detto sia vero.

La mente può creare mondi realistici ma mai reali.

E nello sport come nella vita c’è spesso bisogno di valutazioni lucide che ci aiutino semplicemente ad essere presenti.

Comprendere i fatti ci fa capire come poter migliorare.

  Sintomi come:

  • Irritabilità
  • Eccessiva fissazione verso i risultati
  • Perdita del piacere
  • Difficoltà a rilassarsi e o a dormire
  • Mancanza di lucidità

ci danno un indizio che qualcosa ha bisogno della nostra attenzione.

Esempio 1 – Infortunio

Non puoi correre, la mente si fissa su ciò che non puoi fare e che ti dà piacere o per lo meno sollievo da stress.

Più segui i pensieri e più le sensazioni diventano spiacevoli.

Questo circolo vizioso ti porta a non vedere ciò che puoi fare di piacevole, il meglio che puoi fare per ristabilirti, quello che potresti imparare da e in questa situazione, ciò che magari per disattenzione ha causato l’infortunio stesso.

Esempio 2 – Ansia da prestazione

Quando porti il pensiero ad una gara incominci ad avvertire sensazioni spiacevoli.

La gara accadrà a settimane, giorni, comunque in un momento che non è adesso, eppure il corpo ha già attivazioni fisiologiche coerenti con uno stato di pericolo.

Ma nessun pericolo reale è presente e l’attivazione, continua a consumare energie e rendere spiacevole il momento.

Lo stress negativo (tecnicamente definito distress) attiva risposte fisiologiche non coerenti con la realtà del momento.

Esempio 3 – Over training

Stress lavorativi, familiari o di altro genere generano tensioni nel corpo, ansia e stress che trovano come unica valvola di sfogo la corsa.

E’ per questi motivi ma non solo che gli amatori perdano la percezione del giusto carico allenante.

Si finisce per peggiorare via via le prestazioni, perdere piacere nella corsa in sé e ci si espone ad infortuni.

Con la Meditazione per l’agonismo nel running andremo a risvegliare la giusta presenza necessaria per goderci il momento ed avere la lucidità mentale che ci permetterà di prendere le scelte migliori per noi stessi:

Consapevolezza del momento presente attraverso pratiche semplici e profonde di ascolto del corpo e del respiro per imparare anche ad osservare pensieri e giudizi limitanti.

Percorso individuale

  • N.3 sessioni teorico pratiche in videochiamata della durata di almeno 1 ora ciascuna.
  • Esercizi di Meditazione da praticare ogni giorno per pochi minuti al giorno.
  • Supervisione continua.

Contattami per avere informazioni sull’ascolto del corpo:

Alessandro Nardomarino – Istruttore di Mindfulness e Preparatore Atletico

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+39 3409693779

 

ale.nardomarino@gmail.com

Alessandro Nardomarino è Preparatore Atletico, Istruttore di Mindfulness, Operatore Professionale Shiatsu, Insegnante di Postural Pilates, Personal Trainer, ha frequentato corsi di Craniosacrale e partecipato a ritiri e gruppi di Tantra, Meditazione attive di Osho e Zen.

Sportivo da sempre: judoka, maratoneta, nuotatore in acque libere e corridore in montagna.